Funzionamento di un compressore rotativo
Un rotore cilindrico solitamente tende a girare in modo piuttosto eccentrico in uno statore anche lui sua volta cilindrico costituito da un diametro più grande, dal quale di conseguenza ne risulta uno spazio libero a forma di mezzaluna.
Il rotore dispone di uno specifico numero di cave nelle quali scorrono liberamente le lamelle in materiale plastico stratificato; queste, quando il rotore gira, aderiscono per forza centrifuga alla superficie interna dello statore, formando dei vani il cui volume passa, con la rotazione, da un massimo ad un minimo.
Il processo di aspirazione avviene attraverso delle luci aperte nello statore nella zona dei volumi crescenti; la mandata avviene attraverso delle luci aperte nello statore, nella zona dei volumi decrescenti.
All’interno del macchinario si può trovare un piccolo filtro di aspirazione che ha il compito di aspirare l’aria che a sua volta entrerà tramite la presenza di una specifica valvola, nel gruppo pompante.
Questo gruppo pompante è formato dallo statore, ovvero un cilindro dentro il quale ruota il rotore. Quest’ultimo è formato da delle scanalature longitudinali nelle quali scorrono proprio le palette. La forza centrifuga fa il resto permettendo alle palette di scivolare sulle scanalature fino a raggiungere lo statore. Di conseguenza è questo il movimento che crea la pressione.
Compressori rotativi a palette: tutti i vantaggi che ne derivano da un suo acquisto
- È lecito dunque domandarsi quali siano i vantaggi che sono in grado di offrire i compressori rotativi. Questo tipo di macchinari hanno una resistenza superiore all’usura e possono a loro volta fornire delle prestazioni migliori dato che i gruppi di compressione tendono a girare ad un un numero di giri al minuto notevolmente inferiore rispetto ai compressori a vite.
- Questi dispositivi, tra l’altro, dispongono di una “lunga vita”, visto che sono state progettate per riuscire a durare anche fino a 100.000 ore di servizio, quindi l’efficienza e la longevità dell’intero impianto sono assicurati per tanti cicli di utilizzo. Ma non è tutto, perché con un compressore rotativo c’è la concreta possibilità di riuscire a lavorare anche in alcuni ambienti particolarmente sporchi. Per spiegare meglio questo concetto un tipico esempio tipico può essere quello della segheria dove si va a generare di certo molta polvere durante il lavoro. Questa polvere però non andrà ad influire sul funzionamento dei vari compressori rotativi proprio per il fatto che il meccanismo di funzionamento di tali macchinari riesce a spingerla via evitando che si possa inceppare.
- I ristretti giochi interni permettono a chi lo utilizza di avere un rendimento volumetrico molto elevato e quasi del tutto invariabile in quanto l’usura nel tempo delle lamelle tende a compensarsi in modo automatico.
La potenza necessaria per il processo di compressione risulta di conseguenza notevolmente inferiore a quella richiesta da altri tipi di compressori, con conseguente economicità di gestione. - Per quel che riguarda la manutenzione del compressore, la sostituzione delle lamelle può essere programmata con largo anticipo, ovviamente in funzione delle varie esigenze di lavoro dell’impianto o delle necessità di manutenzione di altre parti, semplificando la gestione dell’impianto stesso e migliorandone l’economicità. Il processo di manutenzione quindi è molto semplice e si dimostra essere uno dei vantaggi di questo tipo di compressori.
Compressore a rotativi: quali sono i principali tipi di utilizzo
Da questo punto di vista però il compressore a palette può davvero rivelarsi molto versatile essendo utilizzabile per più settori, come ad esempio quello agricolo, alimentare, ecc…
Per concludere dobbiamo dire che la fascia di prezzo di questi prodotti è lineare con i compressori tradizionali e si puoi riuscire a comprare un buon prodotto in rapporto qualità-prezzo senza spendere cifre folli.